martedì 8 marzo 2011

Calcio e vivai, leggi alla voce Rennes

Se in Italia qualcuno avesse ancora dubbi sul rilievo che avranno i vivai nel calcio al tempo del Fair Play Finanziario introdotto dalla Uefa di Michel Platini, farà bene a dare un’occhiata alla vicina Francia e tirare giù due rapidi conti.
In League 1 la classifica vede in testa a quota 49, dopo 26 giornate, l’accoppiata formata da Rennes e Lille. Marsiglia e Lione inseguono a quattro lunghezze. Il PSG viaggia a cinque punti dalle prime due.
Il Rennes capolista è il club con l’età media più bassa d’Europa (22 anni e 8 mesi), nonostante faccia parte della rosa un giocatore di lungo corso come Jerome Leroy (36 anni). Il dg della squadra bretone, Pierre Dréossi, ha spiegato che ogni anno sette ragazzi del settore giovanile salgono in prima squadra.
Non ci sono rigetti, informa il quotidiano Repubblica in edicola oggi. L’esperienza degli ultimi cinque anni dimostra che l’80% dei giovani che arrivano dalla “cantera” non ha problemi di alcun tipo a inserirsi nel gruppo dei “grandi”.
La permanenza nel club dei ragazzi arrivati dal vivaio, che a 17 anni sono considerati professionisti a tutti gli effetti e hanno pretese economiche molto contenute, non supera in genere il triennio. Difficilmente la media di un calciatore del Rennes supera le 50 presenze durante la permanenza in prima squadra (si attesta a quota 49). Solo Jimmy Briand e Etienne Didot si sono fermati da queste parti per un periodo più lungo (sei anni).
Attualmente la squadra è allenata dal tecnico corso Frédéric Antonetti. L’allenatore che ha cambiato tutte le regole nel club bretone è stato però il romeno Boloni. Il primo a sapersi adattare con grandi risultati a un modo nuovo di fare calcio, puntando molto (quasi tutto) sui giovani e smettendola di buttare i soldi dalla finestra.
Questo è lo scenario del calcio ai tempi del financial fair play (ffp) e dei diritti televisivi che, specie dalle nostre parti, andranno inevitabilmente a scemare (QUI i particolari, ndr). Sarà bene che anche in Italia si inizi a studiare a fondo la lezione del Rennes, prima che sia troppo tardi. Se già non lo è, vista la miopia dei dirigenti che ci ritroviamo a queste latitudini. Un dato di fatto che potrebbe rendere superfluo ogni tentativo di riformare un sistema che imbarca acqua da tutte le parti.
Fonte: calciopress.net ◦
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Monza Calcio: aperte le iscrizioni per i Summer Camp

Scuola calcio a Monza. Presentato il progetto Summer Camp 2011 dell’A.C. Monza Brianza. Si tratta di un programma completo riservata ai più giovani, dai 6 ai 14 anni, che per 4 settimane sui campi del Centro Sportivo Monzello saranno seguiti da istruttori, allenatori e preparatori atletici dello staff del Monza per insegnare calcio, oltre a trascorrere momenti ludici, di svago e di relax.

Novità di quest’anno è il "Sea Camp", vera e propria scuola di calcio itinerante, che si svolgerà durante una crociera sul mediterraneo a bordo della nave Sinfonia della flotta MSC, dove sarà possibile per i giovani imparare la tecnica calcistica e trascorrere una meravigliosa vacanza.
La presentazione del progetto si è tenuta all’Eurohotel di Concorezzo a fine febbraio e a fare gli onori di casa sono stati Angelo Colombo e Paolo Pichi, rispettivamente Responsabile delle attività di Base e Coordinatore dei campi estivi, i quali hanno illustrato ai presenti come verranno strutturati i campi estivi: “Al Summer Camp del Monzello potranno partecipare un centinaio di ragazzi a settimana – ha affermato Colombo – che verranno suddivisi in base all’età, potranno fare calcio, giocare e divertirsi senza l’assillo della partita di fine settimana. Il Sea Camp, che è una iniziativa fantastica e unica nel suo genere, è invece dedicato a 40-45 ragazzi, che dovranno però essere accompagnati da almeno un adulto”.
Paolo Pichi ha sottolineato il clima di assoluto divertimento per i ragazzi che si crea tutti gli anni: ”Sia al Monzello che sulla nave i bambini saranno assistiti da uno staff di livello, che non farà mai mancare loro sorveglianza e controllo, si sentiranno al centro di tutte le attività e assoluti protagonisti. I nostri istruttori, oltre a saper insegnare calcio ai più giovani, sanno come mettere a loro agio tutti”
Per avere tutte le informazioni riguardo alle settimane in cui verranno svolti i camp e i relativi costi, si può consultare la sezione apposita del sito http://www.acmonzabrianza.it/
Fonte: www.mbnews.it ◦
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mercoledì 15 dicembre 2010

Ecco il progetto Baggio sui vivai

Capacita' tecniche e valori morali: sono le linee guida del progetto che, in qualita' di presidente del Settore tecnico della FIGC, Roberto Baggio ha illustrato oggi a Coverciano in occasione dell'insediamento del nuovo Comitato Direttivo, alla presenza del presidente della FIGC Giancarlo Abete e del direttore generale Antonello Valentini.

Formazione tecnica e valorizzazione del talento, rilancio dei vivai, etica e qualita' umane, potenziamento della Scuola allenatori, corsi per istruttori di giovani calciatori, piu' stretta collaborazione con i club e le diverse realta' territoriali, modernizzazione delle infrastrutture sportive e informatiche sono gli obiettivi prioritari (oltre quelli istituzionali) che il Settore tecnico della FIGC perseguira' nei prossimi anni sotto la guida di uno dei campioni piu' apprezzati e piu' amati nella storia del calcio come Roberto Baggio.

Nei prossimi giorni, una volta definito il programma di lavoro del nuovo Settore tecnico, fa sapere la Figc, il progetto firmato dal 'divin codino' sara' presentato in una conferenza stampa. ◦
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TERNANA, IL SETTORE GIOVANILE SI FERMA

Scuola calcio a Terni. Non è servito a nulla l'incontro che questa mattina una delegazione dello staff sanitario del settore giovanile della Ternana Calcio ha avuto con il presidente Angelo Deodati per lamentare la mancata corresponsione degli stipendi dal mese di agosto .


Da oggi, quindi, nè i medici, nè i massaggiatori nè gli addetti all'infermeria sarano al fianco dei ragazzi in rossoverde e questo blocca l'intera attività in quanto nessuno, e giustamente, si assume la responsabilità di far allenare e giocare i ragazzi senza adeguate garanzie per la loro incolumità fisica.

Una brutta storia che testimonia come nella Ternana regni una confusione massima e questa storia insieme a quella del deferimento da parte della Procura Federale non può non preoccupare i tifosi e coloro che hanno a cuore le sorti della squadra rossoverde.

Riteniamo che sia opportuno che il presidente Deodati cominci a valutare attentamente, visto che non accetta intromissioni, quelle che sono le urgenze da rispettare per non compromettere la gestione societaria. E per non vanificare i risultati sportivi e tutti quegli sforzi fatti per far crescere i ragazzi del settore giovanile.
Del resto non si parla di cifre astronomiche. ◦
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domenica 21 novembre 2010

La LiventinaGorghense apre la scuola calcio del Milan.

Scuola calcio a Treviso. L'Asd LiventinaGorghense diventa il primo laboratorio di scuola calcio del Milan a livello nazionale. La società mottense, dopo un connubio decennale con la blasonata squadra milanese, è stata scelta per questo nuovo esperimento sportivo.  «Le nostre formazioni giovanili saranno allenate seguendo lo stesso sistema utilizzato per le under del Milan - spiega con orgoglio il presidente della LiventinaGorghense Bruno Foscan - per poterlo fare è stato avviato un percorso formativo dedicato ai nostri 20 allenatori insieme a quelli delle 19 società consorziate con noi».  Il corso di formazione è iniziato lo scorso ottobre e si concluderà a gennaio con un calendario itinerante, prevalentemente in provincia di Treviso, ma con qualche uscita nel veneziano a Caorle e nel pordenonese a Fiume Veneto.  «I docenti sono stati messi a disposizione dalla stessa società milanese - continua il presidente Foscan - le lezioni riguardano tutto il sistema di allenamento: dall'alimentazione alla preparazione atletica per arrivare a tecnica e tattica dell'attività agonistica».  I partecipanti al percorso formativo sono stati istruiti anche sull'impiego di un portale dedicato che è accessibile solo allo staff del Milan e, da ora, anche a quello della LiventinaGorghense e delle società consorziate.  Nel portale è possibile scaricare video di allenamento e seguire ciò che accade dietro le quinte a Milanello.  «Si tratta di un'occasione assolutamente unica - sottolinea Foscan- perché i nostri ragazzi, attualmente 300 in tutto, in questa maniera hanno la certezza di allenarsi secondo il sistema di una società del livello del Milan. Quindi, se qualcuno di loro ha talento, attraverso di noi può avere la possibilità di sperimentarlo e di arrivare a società di prim'ordine con la sicurezza di avere già la mentalità giusta». Attualmente dalla realtà calcistica mottense ci sono 6 giovani virgulti in forza alle giovanili del Milan. Ma non si tratta dell'unico caso «Quest'anno abbiamo ceduto il giovane Manolache all'Inter - precisa il presidente - in tutto abbiamo almeno una ventina di giocatori di livello che sono partiti da Motta negli ultimi anni per arrivare nelle giovanili di grandi squadre. Solo per fare qualche nome Pasqual della Fiorentina, Calderoni che ha esordito nel Palermo e Girardi in serie B con il Portogruaro».
Fonte: tribunatreviso.gelocal.it ◦
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Gigi Riva: "I giovani d'oggi sono viziati".

«Facevo il meccanico in paese e giocavo nel Laveno. Avevo avuto un'infanzia tragica. Persi mio padre a nove anni e mia madre a sedici. Dovevo badare a me stesso e il calcio era l'unica seduzione. In quel periodo ero poverissimo e dovevo lavorare perché uno stipendio qualcuno doveva pur tirarlo fuori».


Di Gigi Riva si accorsero i giornalisti del nostro quotidiano locale. «Ricordo ancora quella volta che La Prealpina di Varese - dopo che avevamo vinto un torneo notturno con una squadra del paese - scrisse: "Questo Luigi Riva è una futura promessa per il calcio italiano" Mia madre quel pezzettino di giornale lo mostrò a tutti, per riscattare l'immagine dell'orfano scontroso e solitario che ero».

Era l'inizio degli anni '60. Un'altra epoca e il bomber lo ricorda con l'amarezza per i tempi nostri. «I giovani d'oggi sono viziati. Hanno la moto, la discoteca fino all'alba...Noi tornavamo dal lago in bicicletta, ci fermavamo nel solito campo, mettevamo un sasso di qui e uno di là per delimitare la porta e si giocava finché non faceva buio».
Riva ha parole emozionate per l'altra sua città: Cagliari. «Sono arrivato da ragazzo che non ero nessuno, hanno fatto di me un eroe, mi hanno invitato a casa dopo i gol, mi hanno aiutato nei momenti difficili... non potevo tradire», conclude Riva, che fino al 2014 ha un contratto come team manager della Nazionale. «Grazie a loro ho fatto un lavoro gratificante e se dovessi tornare indietro rivorrei la stessa vita. Al Padreterno chiederei solo una piccola variante: di lasciarmi un po' più a lungo i genitori e far partecipare anche loro alla festa».
Fonte: www3.varesenews.it ◦
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