Scuola calcio ad Empoli. Ogni estate le squadre italiane promettono la svolta: “Puntiamo sui giovani”, ma in realtà, con l’arrivo dell’autunno, le promesse vengono dimenticate, i ragazzini finiscono in panchina e si punta sui veterani di mille battaglie. L’Empoli, al contrario, da un paio di stagioni ha avviato un sano processo di ringiovanimento della rosa. Quest’estate hanno lasciato la Toscana per fine contratto Cupi, Tosto, Marianini, Saudati e capitan Vannucchi: giocatori che in realtà nella passata stagione non hanno certamente entusiasmato. Come guida tecnica, salutato senza troppi rimpianti Salvatore Campilongo, il presidente Corsi si è affidato ad Alfredo Aglietti: tanta gavetta in categorie inferiori e la panchina della Sampdoria Primavera. I veterani Stovini, Moro e Coralli, oltre ai nuovi Nardini e Handanovic, dovranno far da chioccia ai giovani talenti. In particolare l’altalenante portiere sloveno del Mantova seguirà la crescita di Alberto Pelagotti (’89) e di Paride Addario (’91), fra i migliori estremi difensori del campionato Primavera. In attacco la rinuncia ad Eder, inseguito da Milan, Lazio, Fiorentina e Brescia, comporterà la piena valorizzazione di Diego Fabbrini (’90): accostato frettolosamente a Kakà e Cristiano Ronaldo, ma ragazzino con un dribbling fulminante e un futuro radioso davanti. Nicolau Dimitru, nazionale azzurro Under 19, babbo rumeno (naturalizzato italiano) e madre brasiliana, ricorda per ruolo e qualità l’ex interista Balotellli. Se Campilongo riuscisse a recuperare il georgiano Mchedlidze - un goal in serie A alla Juventus ai tempi del Palermo, messo fuori rosa per incomprensioni con Delio Rossi – almeno metà dell’opera sarebbe compiuta. A centrocampo il volto nuovo è quello dell’italo-tedesco Roberto Soriano (’91), allenato da Aglietti nella Primavera della Sampdoria, che ha fatto tutta la trafila nelle rappresentative nazionali azzurre, arrivando all’Under 21 di Pierluigi Casiraghi.
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