Una manifestazione ricca di fascino che coinvolge otto squadre italiane ed otto straniere, come conferma il responsabile organizzativo del settore giovanile del Genoa Michele Sbravati: «Il torneo ha mantenuto le caratteristiche e lo spirito degli anni precedenti e a tutti i bambini fornisce una grande occasione di socializzazione anche perché i componenti delle formazioni straniere vivranno una settimana a casa dei coetanei italiani».
Tra le principali curiosità, la partecipazione della Lodigiani.
«Si tratta di una nuova affiliata alla scuola calcio Barabino & Partners – ha dichiarato – e ne siamo molto contenti. Una società, molto legata alla famiglia Moretti, che negli ultimi quindici, vent’anni ha sfornato ben trentotto giocatori in grado di giocare in serie A. Per evitare confusione, parliamo della Nuova Lodigiani e non di quella che divenne prima Cisco Roma e poi Atletico Roma».
Michele Sbravati ha poi spiegato quale possa essere il bacino da cui attingere giovani promesse.
«Ovviamente Lazio e Roma hanno la precedenza per i ragazzini fino ai tredici anni – ha puntualizzato – ma da quell’età in poi chiunque può scegliere dove proseguire la propria carriera. L’appeal del Genoa, negli ultimi anni è cresciuto molto e questo è un dato di fatto. Inoltre il rapporto può basarsi anche sulla collaborazione in merito alla partecipazione ad alcuni tornei ed allo scouting nel territorio. Statisticamente il terreno più fertile per scovare i giocatori del futuro è la Campania ma anche in Lazio ed in Lombardia i numeri sono di tutto rispetto».
Tra i parametri Uefa c’è anche quello dell’organizzazione del settore giovanile e la presenza di società satellite costituisce un requisito in più. Inoltre, maggiore è il numero di squadre appartenenti al settore giovanile, maggiore è il punteggio acquisito.
Genoa che quest’estate è riuscita a piazzare moltissimi gioiellini in serie B. Un segno evidente del grande lavoro compiuto dallo staff rossoblù.
Fonte: pianetagenoa1893.net ◦
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