martedì 17 agosto 2010

Settore giovanile e scuola di calcio: irrinunciabili necessità per una società che si rispetti

Dedichiamo il nostro punto quotidiano ad un argomento che ci sta particolarmente a cuore, quello che riguarda il settore giovanile del Perugia, la sua attività e la scuola calcio. Sarà anche perché siamo stati sempre convinti assertori della irrinunciabile necessità, da parte di ogni società di calcio che si rispetti, di curare il settore giovanile. Settore giovanile nel quale crescere i futuri giocatori della prima squadra, convinti che solo così facendo si può creare quell'attaccamento ai colori, alla storia della propria squadra di appartenenza, mettendo sicuramente in campo, quando occorre, quel qualcosa in più che viene da dentro.

Per carità, lungi da noi l'idea di scivolare nella retorica, rinverdendo l'immagine dei "Capitani coraggiosi" o "bandiere", alla Frosio, alla Vannini, alla Novellino, alla Savi, o alla Tedesco, solo per citare degli esempi senza voler far torto a nessuno, tuttavia, siamo convinti che indossando la "maglia" fin da piccoli, necessariamente, questa ti si attacca addosso come una seconda pelle.

Questo che affermiamo, a quanto ci risulta, scambiando anche delle impressioni con amici che lavorano nel settore, sta sicuramente a cuore anche al Presidente Damaschi e ai suoi collaboratori, Novellino in testa. Soffia aria nuova nel settore agonististico e nella scuola calcio del settore giovanile dell’A.S.D. Perugia Calcio. Il Presidente Damaschi che è stato sempre attento al lavoro in tale settore, ha dato libertà di manovra e piena autonomia ad un dirigente che ci dicono onesto, preparato, e deciso nelle scelte, come Luciano Angelucci, una persona che ha già dimostrato, in quel di Cannara, di poter dirigere il settore giovanile ottenendo ottimi risultati. La scelta di Franco Vannini rappresenta un'indiscutibile garanzia sia per i genitori, sia per la città, per la sua competenza e le qualità umane.

L'impostazione che Damaschi vuol dare all'attività del settore è quella che prevede tecnici di esperienza, come Vannini, Montenovo e Tinaglia, a fare da chioccia ad istruttori giovani e motivati, alcuni reduci da esperienze negative con la precedente proprietà, ma sicuramente vogliosi di mettersi ancora una volta a disposizione del Perugia, approfittando anche della presenza di un personaggio come Novellino, discreto e disponibile nel dare suggerimenti e consigli.

Roberto Damaschi ha assegnato incarichi e responsabilità a tutti i tecnici che operano nel settore giovanile e nella scuola calcio, e questi dovranno risponderne direttamente a lui, senza figure intermedie, perché vuole essere il Presidente di tutti, dal più piccolo dei bambini iscritti, fino al più anziano della rosa. Nel frattempo stanno iniziando i lavori di ristrutturazione degli spogliatoi dell’antistadio, a dimostrazione della sensibilità verso i ragazzi delle giovanili e con l'intento, anche seguendo la politica dei piccoli passi, di migliorarsi in ogni settore della società. Basta volerlo.

Ci piace immaginare che molti degli interessati lavorerebbero per il Perugia, rinunciando anche al compenso, perché innamorati della squadra ma soprattutto della propria Città. Un saluto.
Fonte: Umbrialeft ◦
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