Scuola calcio a Macerata. Un pubblico davvero numeroso ha partecipato al convegno sul tema “Il Calcio visto come strumento utile per contribuire a formare ed educare”, che si è tenuto giovedì scorso presso il Teatro Nicola Degli Angeli. L’evento è stato organizzato dall’U.S. Monteluponese e dal Comune di Montelupone, con la preziosa collaborazione dell’U.S. Castellanzese (con cui la società monteluponese è gemellata), ed è stato il momento finale di un corso di formazione e aggiornamento per tecnici dell’attività di base che si è svolto presso il Campo Sportivo Comunale di via Manzoni, con attività pratiche e dimostrazioni di situazioni di gioco per i ragazzi.
La serata, che ha avuto come moderatore Mauro Rampi, direttore sportivo dell’U.S. Castellanzese e fresco di nomina a Console di Montelupone, è stata aperta dai saluti del sindaco Giuseppe Ripani, seguiti dagli interventi di Nazareno Agostini, vicepresidente nazionale dell’Unione Veterani dello Sport, Sandro Mancini, presidente dell’U.S. Monteluponese, Floriano Marziali, coordinatore regionale federale del Settore Giovanile Scolastico delle Marche, e Guido Andrenelli, presidente provinciale della Figc. Tutti hanno voluto elogiare l’iniziativa promossa dalla società monteluponese, che con un notevole lavoro si sta facendo promotrice di una nuova concezione di sport, visto come veicolo di valori e momento di crescita piuttosto che come competizione esasperata. Momento centrale della serata sono state le relazioni di due tecnici del settore giovanile del Torino FC: Alessandro Spugna, allenatore degli Esordienti ’98, ed Ermanno Demaria, mister dei Pulcini 2000 della compagine granata. Insieme a loro era prevista la presenza di Roberto Muzzi, ex calciatore di serie A ed attuale allenatore degli Esordienti della Roma, ma per impegni improrogabili è stato costretto a rinunciare, intervenendo però telefonicamente durante la serata ed auspicando di essere presente alla prossima occasione. Spugna e Demaria hanno dimostrato una grande esperienza (lavorano nella società granata da dieci anni) e professionalità, illustrando innanzitutto la struttura organizzativa di una delle migliori squadre italiane a livello giovanile quale è il Torino.
Entrambi hanno affermato l’importanza di educare i ragazzi alla vita, prima ancora che al calcio, anche perché soltanto una piccola parte di coloro che svolgono attività di base proseguirà poi la propria carriera sportiva: sono necessarie dunque persone serie e competenti, che lavorino con passione e riescano a coinvolgere anche le famiglie dei ragazzi. “Nell’attività giovanile – ha spiegato Demaria – è fondamentale la formazione umana, prima che tecnica e fisica. I ragazzi devono seguire le regole, andar bene a scuola, rispettare compagni ed avversari, ma soprattutto devono essere liberi di divertirsi, di esprimersi e di sbagliare per poi migliorare, senza imposizioni dall’esterno”. Evitare pressioni eccessive sui giovanissimi calciatori è senz’altro un modo per far loro amare il calcio e rispecchia l’obiettivo con cui è nata questa giornata, così come l’ha voluta il responsabile del settore giovanile dell’U.S. Monteluponese Maurizio Linardelli: far crescere nei ragazzi l’amore per lo sport vissuto con amicizia e divertimento, formandoli tecnicamente, tatticamente ed umanamente.
◦
Nessun commento:
Posta un commento